GLI  ORTAGGI

 

 

 

 

C’è un’occasione in cui il racconto biblico nomina una serie di ortaggi. Quando dopo qualche giorno di cammino nel deserto, il popolo comincia a lamentarsi:

"Chi ci potrà dare da mangiare? Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cocomeri, dei meloni, dei porri, delle cipolle e dell’aglio… ora i nostri occhi non vedono altro che questa manna…" (Nm. 11,4-6).

 

 

 

L’AGLIO  (Allium sativum), ebraico "sum"; il PORRO (Allium porrum), ebraico "hasir" e la CIPOLLA (Allium cepa), ebraico "basal", sono stati coltivati fin dai tempi più remoti nel Medio Oriente e in Egitto; particolarmente la cipolla, considerata indispensabile per l’alimentazione degli operai, è presentata spesso in dipinti delle tombe egizie.

 

 

 

Il MELONE (Cucumis melo), ebraico "qisu ‘im" e il COCOMERO (citrullus vulgaris) ebraico "abattiah" erano molto diffusi in Egitto: è comprensibile che specialmente il secondo, per il suo alto contenuto di acqua, fosse rimpianto nel deserto.

 

 

 

Le ERBE AMARE, in ebraico "maror", ritualmente prescritte insieme con l’agnello nella celebrazione della Pasqua, sono molto probabilmente delle CICORIE (Cichorium endivia e Cichorium pumila), forse anche il TARASSACO o dente di leone (Taraxacum officinalis).

 

   

  

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