INNI PER IL TEMPO DI NATALE
LODI |
Il 25 dicembre, Natale del Signore; L'1 gennaio, Circoncisione del Signore; Nei giorni del Tempo di Natale senza inno proprio:
In tutte le terre baciate dal sole inneggiano i popoli a Cristo, pietoso Signore del mondo, che dalla Vergine è nato.
L'onnipotente Creatore assume natura di schiavo, un corpo di morte vestendo ci scioglie dai lacci di morte.
Divino vigore dal cielo nel grembo di pura fanciulla arcanamente accende la vita del Figlio di Dio.
Sul fieno di povera stalla è nato Gesù Salvatore: l'Eterno che sfama i viventi si nutre da un seno di donna.
Il coro degli angeli canta festoso la gloria di Dio: così l'invocato Pastore dal cielo si svela ai pastori.
O Figlio di vergine Madre, a te si proclami la lode col padre e lo Spirito santo nella distesa dei secoli. Amen.
Il 26 dicembre, Santo Stefano, Primo Martire; Il 27 dicembre, San Giovanni Apostolo ed Evangelista; Il 28 dicembre, Santi Innocenti, Martiri:
O tu che sei pastore d'Israele e regni invitto sopra i Cherubini, rivelati al tuo popolo, Onnipotente, e vieni.
O Redentore degli uomini, vieni nella tua nascita verginale! Ogni età della storia stupisca: è questo un parto che si addice a Dio.
Non da concorso d'uomo, ma dall'azione arcana dello Spirito il Verbo di Dio si è fatto carne: così è germinato questo fiore.
Senza che il puro chiostro si disserri, grembo di donna vergine è fecondo: rifulge la virtù come un vessillo e ci dichiara l'avvento del Re.
Esci da questo talamo nuziale, splendida reggia di santo pudore, d’impeto slanciati sulla tua strada, o Forte che sussisti in due nature.
Tu sei venuto, Signore, dal Padre e al Padre vittorioso fai ritorno: disceso fino agli inferi, sali alla gloria abbagliante di Dio.
O tu che vivi eterno, di queste membra mortali rivestiti: corrobori l'umana debolezza l'eterno tuo vigore.
Riluce il povero presepe e la notte spira una luce nuova: nessuna tenebra la contamini, ma la rischiari perenne la fede.
A te, Gesù, sia lode, che sei nato da vergine, con il Padre e lo Spirito nella distesa dei secoli. Amen. |
Il 6 gennaio, Epifania del Signore:
Alla luce sapiente di una stella cercano i Magi la luce e con insoliti doni adorano felici nato Re.
Perché, Erode, di Cristo il terrore ti invade? Non toglie i regni terreni chi ci regala il cielo.
Nell'onda chiara si immerge l'Agnello senza macchia: questo lavacro mirabile lava le nostre colpe.
Nuovo prodigio a Cana: obbediente l'acqua s'imporpora e, tramutata in vino, rallegra il nostro convito.
A te, Gesù, sia gloria che ti rendi ai popoli con Padre e con lo Spirito negli infiniti secoli. Amen
La Domenica dopo l'Epifania, Battesimo del Signore:
Sulle rive assolta del Giordano sta il Precursore e battezza; umile e mite si immerge il Signore e arcanamente santifica l'onda.
Chi da una vergine nasce immacolato cammina; ma il suo lavacro deterge tutte le colpe umane.
S'ode dall'alto una voce possente: "Questi è il mio Figlio amato"; simile a una colomba sul capo santo si libra lo Spirito.
Vive già in questo mistero la bella sposa, lavata nel sangue; l'unico Dio, Trinità beata, opera e svela la nostra salvezza.
Lo splendore del Padre e del Paraclito ti manifesta, Redentore, ai popoli; o Vita nostra, o Luce inaccessibile, a te si elevi il cantico di gloria. Amen.
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